Il pm Giuseppe De Nozza ha chiesto il rinvio a giudizio degli otto imputati coinvolti nell’inchiesta scaturita dall’omicidio del 19enne Paolo Stasi, il 9 novembre scorso a Francavilla Fontana. L’udienza preliminare si svolgerà davanti al gup Barbara Nestore il prossimo 14 novembre presso il tribunale di Brindisi.
Fra gli imputati, i due giovani accusati di aver ucciso Stasi: si tratta di L.B, minorenne all’epoca dei fatti e per il quale procederà il tribunale dei minori di Lecce, e del 21enne C.C.. A loro viene imputata anche l’aggravante della premeditazione.
L’accusa verso i due giovani riguarda anche la detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel filone della droga sono coinvolti a vario titolo altri sei imputati francavillesi, estranei all’omicidio, fra cui la madre di Paolo Stasi: “La donna – si legge ancora nell’ordinanza riportata da BrindisiReport – si limitò da un lato ad accettare che suo figlio Paolo consumasse in casa sostanze stupefacenti del timo marijuana (e forse hascisc), che detenesse in casa quelle stesse sostanze per conto e unitamente a L.B. e dall’altro, a consumare modici quantitativi di quelle stesse sostanze stupefacenti grazie alla collaborazione del figlio”.
Nel corso di un interrogatorio davanti agli inquirenti che si è svolto lo scorso 2 ottobre presso il carcere di Brindisi, L.B. avrebbe confessato il delitto, ma avrebbe negato la premeditazione: non avrebbe pianificato il delitto, ma si sarebbe trattato piuttosto di una reazione emotiva di fronte a una situazione inaspettata.
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