Il dramma che il 9 novembre 2022 ha scosso Francavilla Fontana si sta dipanando davanti agli occhi della giustizia. L.B., presunto killer di 18 anni, avrebbe ammesso di essere colpevole dell’omicidio di Paolo Stasi, 19enne ucciso davanti alla sua abitazione in via Occhi Bianchi. Tuttavia, il giovane nega la premeditazione: non avrebbe pianificato il delitto. Piuttosto si sarebbe trattato di una reazione emotiva di fronte a una situazione inaspettata.
Inoltre, il giovane ha fornito chiarimenti sul movente dell’omicidio, legato al contesto dello spaccio di sostanze stupefacenti. Da quanto emerso, Paolo Stasi avrebbe custodito droga, principalmente marijuana, per conto di un’altra persona, O.B., accumulando un debito di circa 5.000 euro con L.B. Questa situazione ha portato a tensioni e conflitti, che hanno culminato nell’omicidio di Stasi.
L.B., che all’epoca dei fatti era minorenne, è stato ascoltato dagli inquirenti oggi, lunedì 2 ottobre, presso il carcere di Brindisi, assistito dall’avvocato Maurizio Campanino. Durante i due interrogatori di garanzia svoltisi lo scorso maggio, aveva scelto di non rispondere.
L’inchiesta, coordinata dalla Procura di Brindisi e dalla Procura dei minori di Lecce, ha anche coinvolto le rispettive fidanzate di L.B. e C.C., accusate solo di alcuni episodi di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in un filone parallelo.
La Procura ora potrà valutare se chiedere per L.B. il giudizio immediato, dando così la possibilità di considerare riti alternativi come l’abbreviato. Nel frattempo, la difesa di L.B. sta cercando di far emergere una prospettiva più complessa della vicenda, tenendo conto della giovane età dell’imputato e delle circostanze che hanno portato a questo tragico evento.
—
Potrebbe interessarti anche: