Amministrazione Denuzzo, aperta la crisi di maggioranza: il PD chiede la verifica entro 48 ore. Il solito teatrino? Ecco in sintesi cosa sta accadendo

Da non perdere

Il nuovo Podcast

Sottosopra, il Podcast di Paesituoi.News – Puntata 02

Sottosopra è il Podcast di Paesituoi.News: i fatti, i retroscena, il sopra e il sotto dalla città di Francavilla Fontana: questa è la seconda puntata del 27 gennaio 2023.

Siamo alle solite: hanno litigato ancora. Nell’ultimo Consiglio Comunale di venerdì 29 novembre, si è consumato l’ennesimo dissidio fra il Partito Democratico, partito di maggioranza relativa, e il Sindaco Denuzzo con la sua Giunta. Questioni di metodo e di merito hanno diviso le parti, confermando che in questa maggioranza non ci si vuole per nulla bene, manca il dialogo, manca la stima reciproca. E come separati in casa, PD e denuzziani convivono da quasi un anno e mezzo sulla base di fragili equilibri e probabili interessi politici. 

Ma cosa è accaduto venerdì in Consiglio Comunale? Il gruppo del Partito Democratico ha contestato Denuzzo e la sua Giunta perché nessuno ha informato e interpellato i consiglieri comunali prima del Consiglio sulla variazione di bilancio di ben 1,2 milioni di euro. Così il PD si è ritrovato in Consiglio la minestra già pronta e apparecchiata, da sorbirsi e basta, senza apparente possibilità di scelta. Una questione di metodo, che il PD ha patito in altre occasioni nel recente passato (nomine, deleghe, assessorati non accordati e tanto altro ancora), protestando vivacemente, ma senza nessuna vera conseguenza per Denuzzo e i suoi. Can che abbaia non morde, si direbbe. E anche stavolta il PD ha “abbaiato” molto, ha minacciato di non votare il prossimo bilancio previsionale, ha chiesto una verifica di maggioranza in 48 ore, ha puntato il dito contro l’incapacità di chi gestisce gli assessorati ai servizi sociali, ambiente e bilancio. Ha minacciato di non votare la variazione di bilancio, ma con la linea politica “turiamoci il naso e votiamo comunque” dettata da Maurizio Bruno, ha votato comunque a favore, lasciando aperta questa fumosa verifica di maggioranza che dovrebbe concludersi oggi o domani, weekend permettendo.

Ma cosa prevedeva questa variazione di bilancio da 1,2 milioni di euro? Circa 820mila euro riguardavano il pagamento dei maggiori costi di conferimento dei rifiuti in discarica che sono lievitati negli anni, e quindi la differenza dovuta dal Comune fra il 2021 e il 2023. La somma è stata stabilita da Ager, Agenzia territoriale della Regione Puglia per il servizio di gestione dei rifiuti, in seguito alla sentenza del Consiglio di Stato. L’Amministrazione Denuzzo ha scelto di pagare tutto e subito, usando l’avanzo di bilancio degli anni passati, senza alcun ricorso di fronte alla richiesta di Ager.

Lasciamo stare poi la dichiarazione surreale dell’assessora al bilancio Eleonora Marinelli che ci ha informato che la transazione degli 820mila euro “non comporta un esborso di un centesimo da parte dei cittadini”. E di chi sarebbero invece quegli euro dell’avanzo di bilancio? Se non sono dei cittadini francavillesi, chi è il benefattore che se ne è fatto carico? Fatecelo conoscere, proponiamo anche per lui una civica benemerenza.

E in quella variazione c’erano 60mila euro cancellati dal capitolo di spesa dedicato ai concittadini disabili. Inseriti nel bilancio con una variazione a luglio per progetti già pronti, la Giunta Denuzzo non li ha spesi e quindi ora vengono spostati altrove, per altre finalità. Sarebbe stato interessante conoscere l’opinione in merito dell’assessore Tatarano, assente in consiglio al momento della discussione, ma certamente impegnato nei preparativi del suo “Festival dei diritti” dedicato proprio al tema della disabilità.

E Denuzzo? In Consiglio comunale a incassare i colpi di PD e opposizione, lasciato solo nell’arena dai denuzziani assenti Attanasi, Bellanova, Tatarano, Lonoce, è intervenuto a tarda notte con una certa indolenza politica. Tanto, avrà pensato, can che abbaia non morde.

Dietro la facciata di forza politica “responsabile” che non vuole staccare la spina a questa Amministrazione dei maldipancia, il Partito Democratico nasconde una mancanza di alternative e il pensiero che la caduta del Denuzzo Bis non sarebbe un buon viatico alla rielezione di Maurizio Bruno alle prossime regionali del 2025. D’altro canto, Denuzzo e i suoi hanno mangiato la foglia e ne approfittano per fare un po’ come piace a loro.

Conseguenza è che il Partito Democratico, maggioranza relativa, oggi è paradossalmente la forza più debole in campo perché ha da perdere più degli altri. E scommettiamo un’altra civica benemerenza che anche in quest’ultima vicenda politica si confermerà “solo chiacchiere e distintivo”?

Ultimi Articoli