Via Roma, la controreplica di Tatarano all’ex assessore Magliola: “Non ho capito quando, dove ed alla presenza di chi hai sollevato dubbi sulla chiusura, hai firmato anche la delibera per gli arredi urbani”

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Arriva la controreplica dell’assessore Tatarano alle dichiarazioni dell’ex assessore alle attività produttive Domenico Magliola rispetto alla presa di distanze di quest’ultimo dalla decisione di chiudere totalmente via Roma.

Ricostruiamo brevemente la vicenda.

Nella nostra intervista di qualche giorno fa Tatarano ha affermato “non aver sentito mai ed in nessuna sede pronunciare dalla sua bocca una sola parola contraria all’ipotesi di via Roma pedonalizzata. […] Su quelle dimissioni non posso esprimermi perché non ne conosco le ragioni”.

L’ex assessore Magliola ha replicato con questa nota: “La gestione di via Roma mi ha sempre lasciato perplesso, primo sui tempi dei lavori e di comunicazione e poi sulla stessa scelta di chiusura totale. Non ho mai nascosto che, almeno in una prima fase, sarebbe stata meglio una ZTL. Persino la decisione che si paventa sugli stalli per carico e scarico non mi convince.

Probabilmente Tatarano era distratto quando manifestavo queste perplessità. Così come era distratto da non capire le ragioni delle mie dimissioni. Mi spiace questo. E mi delude, visto che avrebbe potuto almeno mandarmi un messaggio per chiedere lumi”.

Oggi arriva la controreplica di Tatarano, che riportiamo di seguito integralmente.

“Caro Domenico Magliola, mi ha stupito sul piano politico e molto amareggiato umanamente la tua dichiarazione con cui affermi di aver avuto da sempre dubbi sulla scelta di chiudere via Roma operata dall’amministrazione, quell’amministrazione di cui fino ad un mese fa eri assessore.

Dici che io sarei stato distratto e che quei dubbi li avresti sollevati, ma non ho capito quando, dove ed alla presenza di chi, dal momento che anche la forza politica di cui eri espressione ha comunicato di non conoscere il motivo delle tue dimissioni. Soprattutto non ho capito cosa avresti fatto per convincere il resto della giunta e della maggioranza a desistere da quella scelta, quale atto formale o quale soluzione alternativa avresti avanzato.

Mi sono sforzato di andare indietro con la memoria e l’unico atto concreto che ho trovato è stato una delibera (la n. 172 del 21 giugno scorso), firmata anche da te, con cui abbiamo condiviso la volontà di utilizzare le risorse a nostra disposizione per l’acquisto di fioriere e panchine per via Roma da collocare anche lungo la sede stradale, soluzione volta a valorizzare quella strada ed incompatibile con qualunque alternativa alla pedonalizzazione. Se ciò è vero, ed è vero, a questo punto quello distratto temo sia tu.

Il punto è che ho l’impressione che tu abbia cambiato idea sull’argomento e non so per quale motivo. E non c’è nulla di male, intendiamoci, cambiare idea è un diritto sacrosanto, non è invece un diritto diffondere notizie false che rompono un doveroso patto di lealtà tra persone con cui hai condiviso progetti e trascorso molto tempo degli ultimi 4 anni.

Dici che avrei dovuto cercarti per chiederti lumi: se si fosse trattato di un malinteso tra adolescenti che litigano per una partita a calcetto forse avresti avuto ragione, ma si trattava e si tratta di amministrare una città, impegno che -non so a te ma- a me ha fatto spesso trascorrere notti insonni perché richiede serietà ed impone di dare conto a migliaia di persone le cui vite dipendono anche dalle scelte che compiamo o non compiamo.

A quelle persone, più ancora che al resto della giunta, bisognava spiegare le ragioni di un abbandono che è parso, mi spiace dirtelo, una fuga dalle tue responsabilità.
Lo hai fatto in modo tardivo con una dichiarazione che è smentita dal tuo stesso operato. Lo hai fatto nel peggiore dei modi. Con l’affetto di sempre”.


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