Dopo un lungo iter amministrativo e legale, la Regione Puglia ha concesso i permessi per la costruzione di un campo da golf a 18 buche nelle campagne in Contrada Carlo di Noi Superiore, tra Francavilla Fontana e Ceglie Messapica. Il progetto includerà anche una club house all’interno di una masseria, abitata da diversi anni.
Nonostante le preoccupazioni sollevate negli anni recenti da associazioni e comitati per l’ambiente e il paesaggio e l’opposizione della scorsa Amministrazione Denuzzo e della coalizione Città Futura del 2018, il progetto è stato autorizzato, inizialmente dal Tar di Lecce che ha accolto il ricorso presentato dalla società “Cavallo Francesco e figlio Srl”, e successivamente dalla Regione Puglia che ha emesso la nuova autorizzazione basandosi su quella decisione giudiziaria.
Il nuovo Consiglio Comunale di Francavilla Fontana, ancora non insediato, dovrà discutere della questione e voterà o meno il via libera alla modifica urbanistica che permetterà di fatto l’avvio della realizzazione del campo da golf.
Un fatto politico di un certo rilievo, dal momento che l’attuale maggioranza comprende al suo interno opinioni nel passato divergenti che, negli ultimi anni, sono state rese pubbliche a mezzo stampa: da un lato il Partito Democratico, favorevole all’iniziativa imprenditoriale, dall’altro l’ex Città Futura che si è fatta portavoce delle istanze ambientaliste e ha negato il consenso al progetto.
Sul Quotidiano di Puglia del 4 luglio 2016 sono riportate le dichiarazioni dell’allora Sindaco di Francavilla Fontana, Maurizio Bruno: “Ben vengano sul nostro territorio questi progetti da parte di privati. Se quest’opera rispetterà tutte le norme ambientali e paesaggistiche con tutti i crismi di legge non vedo perché dovrei ostacolarla. Si tratta di un progetto che potrà valorizzare al meglio questa zona rurale e più in generale potrà portare benefici sul nostro territorio”.
Nel marzo 2018, durante l’interregno prefettizio tra le amministrazioni Bruno e Denuzzo, addirittura prima della vittoria elettorale di quella coalizione, Città Futura esprimeva tutta la sua preoccupazione al Commissario Aprea in merito “alla paventata approvazione del Piano Urbanistico Generale, alle determinazioni in ordine alla realizzazione di un campo da golf da parte di un privato”.
Nel 2019, in seguito alla prima bocciatura del progetto da parte della Regione Puglia, la lista Articolo 9, in un comunicato stampa riportava: “Ci eravamo già espressi in passato sulla contrarietà ad un progetto che ritenevamo essere in contrasto con quello che vogliamo sia il modello di sviluppo che Francavilla Fontana dovrebbe perseguire. Le motivazioni della contrarietà sono molteplici e tra queste vogliamo ricordare l’enorme cementificazione prevista nell’intero progetto che non prevedeva solo il campo da golf, lo spostamento di ulivi anche secolari, l’utilizzo di muretti a secco centenari, come semplici linee di demarcazione per i percorsi previsti, l’utilizzo di quantitativi di acqua non più sostenibili”.
Sempre nel 2019, l’ex Presidente del Consiglio comunale e attuale Assessore all’Urbanistica Domenico Attanasi, sosteneva che “pur non essendo pregiudizialmente contrario all’opera, la singolare suddivisione del progetto (che all’epoca vedeva il campo da golf a Francavilla Fontana e le strutture ricettive a Maruggio), la totale assenza da parte della amministrazione di iniziative di sostengo e rilancio del turismo (in questo caso addirittura di turismo d’élite), le scarse ricadute occupazionali e gli effetti irreversibili che tale insediamento avrebbe prodotto su una vastissima area di straordinario pregio storico, agricolo e ambientale mi facevano propendere per un giudizio sostanzialmente negativo”.
Posizioni dunque distinte e non sappiamo se ancora distanti. Lo scopriremo non appena il Consiglio comunale affronterà la questione.
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