Francavilla, il Ribezzo penalizzato dal dimensionamento proposto da Denuzzo: gli studenti protestano

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Sottosopra è il Podcast di Paesituoi.News: i fatti, i retroscena, il sopra e il sotto dalla città di Francavilla Fontana: questa è la seconda puntata del 27 gennaio 2023.

“Giù le mani dal Ribezzo”: ecco lo slogan che ha segnato la protesta degli studenti del liceo scientifico di Francavilla, all’indomani della proposta di dimensionamento del Sindaco Denuzzo che di fatto penalizza l’istituto scolastico e ne fa perdere l’autonomia. La scuola nella sua interezza è rimasta sbigottita dalla manovra e la stessa docente e consigliera comunale Anna Maria Padula ha presentato una durissima interrogazione rivolta a Denuzzo, anche in qualità di assessore alla pubblica istruzione, da discutere nel prossimo Consiglio Comunale.

“Vorrei chiarire le ragioni della protesta degli studenti”, spiega Andrea Raho, rappresentante di istituto. “Il liceo scientifico Ribezzo non avrebbe dovuto neanche essere soggetto al dimensionamento previsto per le scuole perché ha una quantità di studenti tale da non dover essere accorpato a nessuno.

Invece con questa proposta del Sindaco Denuzzo per l’accorpamento del Ribezzo con il liceo scientifico di Oria e il classico di Francavilla per la formazione di un Polo liceale, la nostra scuola perderebbe l’autonomia a vantaggio delle altre scuole che invece molto più esigue nel numero degli studenti. Con ciò si perdere tutto il lavoro fatto in questi anni per far crescere la comunità scolastica sia all’interno di Francavilla, ma più in generale nella provincia di Brindisi e in Puglia”.

“Nella giornata del 10 novembre – continua Andrea Raho – abbiamo deciso di protestare contro questa manovra di accorpamento che comporterebbe la perdita di due delle caratteristiche principali di questa scuola, ovvero l’efficienza e l’unità. Perciò lotteremo per i nostri diritti e lotteremo per quella che oggi è la nostra seconda casa.

Invieremo alla Regione e al Sindaco di Francavilla una lettera in cui proporremo un’alternativa al Polo liceale che ci permetta di mantenere l’indipendenza e di andare avanti nella crescita, come in questi anni”.

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