Potrebbe tenersi già domani – lunedì 21 novembre – alle ore 16 presso la Chiesa madre di Francavilla Fontana il funerale di Paolo Stasi, giovane vittima di un omicidio dai contorni ancora oscuri. In seguito all’autopsia appena effettuata, si aspetterebbe soltanto il nulla osta del Pubblico Ministero Giuseppe De Nozza per la restituzione della salma alla famiglia.
L’autopsia eseguita sabato 19 novembre dal professore Raffaele Giorgetti su mandato della Procura di Brindisi, alla presenza del medico legale della famiglia dottor Donato Sardano, avrebbe confermato che a uccidere Stasi sarebbero stati due colpi di un’arma di piccolo calibro, esplosi a distanza ravvicinata da una pistola a tamburo o una pistola giocattolo modificata. Sulla scena del delitto non sono stati ritrovati bossoli.
Dunque Paolo non avrebbe avuto neppure il tempo di fuggire: entrambi gli spari lo avrebbero colpito frontalmente e non invece alle spalle, come si era ipotizzato inizialmente. Il secondo colpo, quello mortale, avrebbe raggiunto Paolo al petto fuoriuscendo dalla schiena in basso: dunque l’assassino avrebbe colpito mortalmente la vittima mentre era già crollata a terra dopo il primo sparo.
Le indagini sono condotte nel più stretto riserbo investigativo: al momento non si conoscono dettagli ulteriori dell’accaduto, né le piste seguite dagli inquirenti. Mentre a Francavilla aumenta la presenza delle Forze dell’Ordine e si aspetta di salutare Paolo Stasi per l’ultima volta, la speranza di tutta la comunità locale è che il killer sia consegnato al più presto alla giustizia.
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