Asl Brindisi, Maurizio Bruno chiede più personale: “Necessaria un’inversione di rotta”

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Sottosopra è il Podcast di Paesituoi.News: i fatti, i retroscena, il sopra e il sotto dalla città di Francavilla Fontana: questa è la seconda puntata del 27 gennaio 2023.

“Va detto chiaramente: Il piano del fabbisogno triennale dell’Asl di Brindisi 2020/2022 approvato dalla Regione Puglia, purtroppo, non risolve di una virgola la drammatica carenza d’organico che da tempo affligge le nostre strutture sanitarie”.

Questo il commento netto del Consigliere regionale Maurizio Bruno (Pd) al piano dell’Asl che prevede l’assunzione di 316 medici, 49 infermieri, 27 operatori socio assistenziali e 280 unità di altro personale. “Sufficienti a malapena a ratificare lo stato di difficoltà in cui la nostra Asl versa” chiosa Bruno.

Il piano, secondo il Consigliere francavillese, non risponderebbe alle esigenze delle strutture sanitarie, carenti di educatori professionali, tecnici della riabilitazione psichiatrica, infermieri e Oss da destinare all’assistenza domiciliare.

Nel corso di questi due anni di pandemia le carenze del sistema sanitario sono emerse nella loro piena drammaticità e Bruno invoca “una concezione nuova e multidisciplinare dell’assistenza sanitaria nel nostro territorio”.

Lo stesso Bruno riporta le parole della responsabile del precariato FpCgil Brindisi Chiara Cleopazzo: “Per garantire una assistenza di qualità non possiamo immaginare di avere ancora reparti con un solo infermiere costretto a gestire venti pazienti di giorno e di notte senza il supporto dell’Oss. Non è una condizione degna di un sistema che deve garantire prestazioni efficienti ed efficaci. Infermieri e Oss sono sfiniti. Il comparto è allo stremo delle forze”.

“È necessaria una netta inversione di rotta – conclude Bruno – con una più doverosa considerazione per l’Asl di Brindisi e un maggior impegno in termini di risorse economiche, che mi auguro arrivi con il nuovo piano triennale del fabbisogno 2022/2024. Soprattutto alla luce della possibile svolta in arrivo con il piano del Pnrr che rischia di rivelarsi solo un guscio vuoto se non ci saranno professionalità sufficienti e competenti per permettergli di funzionare con l’efficienza che tutta l’utenza del territorio brindisino merita e si aspetta”.

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