Il Tribunale del Riesame di Lecce ha annullato l’ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari a carico di P.R., nell’ambito dell’indagine sulla presunta associazione per delinquere finalizzata alla frode ad alcune compagnie assicurative.
I giudici avrebbero accolto la tesi difensiva dell’avvocata Teresa Parente, formulata in collaborazione con il collega Daniele Resta, secondo la quale l’ultimo episodio delittuoso contestato risalirebbe al gennaio 2017 e quindi verrebbero meno il pericolo di reiterazione del reato e la necessità delle misure cautelari.
Così come è ritornato in libertà il francavillese V.C., in carcere dal 14 marzo, per un difetto di notifica: difeso dall’avvocato Luca Mangia, V.C. aveva indicato quale suo difensore anche l’avvocato Michele Fino. Ma quest’ultimo non aveva ricevuto notifica della fissazione dell’udienza al Tribunale del Riesame.
In questi casi la procedura prevede che l’ordinanza e le misure cautelari decadano.
I due indagati, pertanto, ritornano uomini liberi anche se restano sottoposti comunque agli ulteriori esiti delle indagini.
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