Il DL Pnrr 2 ha previsto che le Zes (Zone Economiche Speciali) pugliesi possano essere riperimetrate di ulteriori 350 ettari. Modificando il precedente assetto definito tre anni fa, le Zes potranno essere ampliate per far insediare nuove imprese con agevolazioni fiscali e di altra natura e quindi con la possibilità di creare occupazione. Una misura interessante soprattutto per i grandi insediamenti produttivi.
Sono due le Zes pugliesi, la Jonica e l’Adriatica, rispettivamente di 1500 e 3000 ettari. Nella prima rientra in parte anche Francavilla, in particolare l’area circostante il Centro di Carico Intermodale, recentemente oggetto di una ulteriore fase di consultazione con eventuali soggetti privati interessati a prendere in carico la struttura per sviluppare progetti imprenditoriali.
Le Zes Adriatica e Jonica, però, sono ancora ferme perché i due commissari straordinari nominati da qualche mese non sono ancora operativi: sia il commissario della Zes Adriatica, l’ing. Manlio Guadagnuolo, sia quello della Zes Jonica, avv. Floriana Gallucci non hanno ancora avuto il via libera tecnico dalla Corte dei Conti, sono senza sede e non hanno una struttura organizzativa che dovrà rispondere alle istanze delle imprese.
Infatti, al momento le Zes pugliesi non sono state ancora assegnate e per recuperare questo ritardo il Governo ha previsto un iter più spedito e meno farraginoso: i commissari straordinari potranno avviare l’iter per l’assegnazione delle aree ma a condizione che il limite massimo di superficie previsto per ciascuna Zes dovrà essere immutato e le assegnazioni dovranno rispettare il Piano strategico delle Regioni.
C’è da auspicare che la situazione di stallo si possa finalmente sbloccare e che, nell’ampliamento della Zes Jonica, anche Francavilla possa avere la possibilità di dire la propria in modo da poter intercettare questa importante opportunità per il territorio.
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