La sera di giovedì 18 luglio scorso un incendio ha danneggiato gravemente l’ex istituto agrario situato alle porte della zona Pip di via Grottaglie. Le fiamme sono state alimentate da erbacce e folta vegetazione, frutto dell’incuria verso quell’immobile comunale.
Mentre il sindaco Antonello Denuzzo continua a insistere affinché i proprietari di immobili privati, giardini e zone abbandonate fuori dal centro abitato mantengano la pulizia e rimuovano ogni possibile fonte di innesco d’incendio, la cura dei terreni comunali sembra essere trascurata.
“Ad aprile scorso – dichiara un pensionato che possiede un terreno agricolo proprio nella zona di via Grottaglie al Quotidiano di Brindisi, in un articolo di Gianni Cannalire – il Sindaco ha firmato un’ordinanza che prevede multe ai proprietari che si ostinano a lasciare nell’abbandono e nella decadenza più totale vecchie case, terreni incolti e capannoni”.
Questo residente sottolinea come lo stesso principio debba essere applicato anche agli immobili di proprietà del Comune, molti dei quali si trovano in uno stato di totale abbandono, come l’ex istituto agrario.
L’ex istituto agrario, fino a una quindicina di anni fa, ha ospitato una comunità di recupero per tossicodipendenti dedicata a “Don Rosario Ribezzi”, uno dei rami sociali della Fondazione Opera Beato Bartolo Longo di Latiano. I progetti annunciati dall’amministrazione Denuzzo sono poi sfumati: tanti i post sull’avvio del recupero di questo immobile e dei terreni agricoli circostanti, tante le dichiarazioni di impegno solenni.
L’amministrazione Denuzzo ha investito il Consorzio dell’Ambito Territoriale BR/3 del riutilizzo di quell’immobile, ma quest’ultimo ha deciso di non portare a termine i progetti annunciati, a causa – pare – della presenza nelle vicinanze dell’istituto agrario di alcuni particolari opifici che non assicurano un’adeguata vivibilità dal punto di vista ambientale.
Due anni fa, le serre sono state risistemate per diverse coltivazioni destinate non alla commercializzazione, ma alle persone indigenti, in base al progetto regionale “Tavola rotonda”. L’obiettivo era la realizzazione di un “Centro polivalente per i diversamente abili” per il loro reinserimento sociale e lavorativo.
Nel marzo del 2021 il Sindaco Denuzzo e l’attuale assessore ai servizi sociali Giuseppe Bellanova, allora presidente dell’Ambito, dichiaravano: “Grazie ai 150 mila euro finanziati dalla Regione Puglia, l’Ambito avvierà il recupero di una parte degli immobili per l’avvio di un progetto di co-housing che coinvolgerà le persone con disabilità lievi e senza rete familiare. Questi utenti, costretti a trascorrere spesso la propria vita in solitudine, qui potranno trovare una nuova casa e sostegno professionale”.
All’epoca il progetto avrebbe dovuto coinvolgere anche i vertici di RFI, le Ferrovia dello Stato, per la concessione in comodato d’uso degli spazi che ospitavano il punto ristoro nella Stazione ferroviaria di Francavilla Fontana: qui avrebbero dovuto realizzare uno sportello polifunzionale rivolto ai soggetti più fragili.
“Rifunzionalizzare questi spazi e metterli al servizio della comunità dando risposte al disagio – spiegava nel 2021 il Sindaco Antonello Denuzzo – è un obiettivo ambizioso, ma raggiungibile anche grazie ai fondi del PNRR. A breve potremo partire con le produzioni agricole e con i primi lavori edili.”
“In questo periodo storico – concludeva poi il Presidente dell’Ambito Giuseppe Bellanova – abbiamo il dovere di costruire una nuova rete di servizi sociali capaci di rispondere alla crescente domanda che proviene dalla cittadinanza. Nelle scorse settimane ci siamo uniti agli altri Ambiti della provincia per poter rafforzare la nostra capacità progettuale e puntare a ottenere maggiori fondi dal PNRR.”
Annunci a parte, intanto monta la preoccupazione per la situazione degli immobili comunali a Francavilla: sono manutenuti adeguatamente? Si stanno prevenendo ulteriori incidenti? Si garantisce la sicurezza e il decoro urbano?
[Photo di AntennaSud]
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