Anche Maurizio Bruno, Consigliere regionale e comunale del Partito Democratico francavillese, interviene sulla chiusura totale di via Roma annunciata dal Sindaco Antonello Denuzzo nelle scorse ore. Bruno denuncia l’assenza di dialogo da parte dell’attuale Amministrazione comunale, la cui decisione sarebbe dettata da “posizioni di principio a prescindere dalla condizioni”. E propone una “ZTL a fasce orarie, in modo tale da arrivare alla chiusura con gradualità, con piccoli aggiustamenti, senza traumi per nessuno”.
“Quello che oggi evidentemente sfugge a certi amministratori è che ci sono momenti e momenti.
E che ci sono modi e modi”, scrive Bruno su Facebook e invita a fare attenzione alle difficoltà che stanno vivendo i commercianti, dalla pandemia all’attuale crisi energetica, passando dai lavori ancora in corso su via Roma.
“Tutte congiunture sfavorevoli che anni fa non esistevano. Ma oggi sì. E solo un’Amministrazione chiusa nella sua torre d’avorio può non rendersene conto”. Quindi Bruno propone un ristoro ai commercianti: “Ho proposto di non far pagare ad esempio loro la Tari, ma non c’è modo di essere ascoltati”.
Riportiamo integralmente di seguito quanto scritto da Bruno nel suo post su Facebook.
“Gira in questi giorni sui social un mio vecchio post del 2016 in cui mi dicevo favorevole alla chiusura di via Roma.
Un modo insomma per dire: “Vedete? Oggi si dice contrario, ma prima era favorevole”.
Quasi come se avessero fatto chissà quale scoperta o come se io avessi qualcosa da nascondere.
No amici miei, tranquilli, io non ho cambiato idea.
Semplicemente sono e sono sempre stato una persona di buon senso che non si attacca stupidamente a un principio a prescindere dalle condizioni.
Quello che oggi evidentemente sfugge a certi amministratori è che ci sono momenti e momenti.
E che ci sono modi e modi.
I commercianti di via Roma hanno subito in questi anni la Pandemia, le chiusure, i lavori, ora la crisi energetica.
Tutte congiunture sfavorevoli che anni fa non esistevano. Ma oggi sì. E solo un’amministrazione chiusa nella sua torre d’avorio può non rendersene conto.
In secondo luogo oggi non c’è da parte degli amministratori alcun dialogo con i commercianti di via Roma. Si prendono decisioni sulle loro teste senza cercare di comprenderne le esigenze, accoglierne i suggerimenti, condividere soluzioni.
Non c’è alcun piano per bilanciare le mancate entrate, dei ristori. Ho proposto di non far pagare ad esempio loro la Tari, ma non c’è modo di essere ascoltati.
Oppure potremmo tentare la strada della ZTL a fasce orarie, in modo tale da arrivare alla chiusura con gradualità, con piccoli aggiustamenti, senza traumi per nessuno.
Ecco cosa dovrebbe fare un politico, un amministratore che tiene più alla sua città che alle proprie convenienze. Avere la capacità di capire i momenti e la flessibilità per adattarsi.
Questa è la differenza tra me, anzi, tra noi e loro”.