Ieri, venerdì 16 settembre, alle ore 19:00, nel Castello degli Imperiali, sala Mogavero, si è tenuta la presentazione del libro “Diario di un fisioterapista (in)fortunato” di Roberto Pichero. L’evento ha dato il via alle iniziative organizzate dal comune di Francavilla Fontana per la SEMS (Settimana Europea della Mobilità Sostenibile) 2022. A moderare con l’autore la professoressa Concetta Aprile.
La prof.ssa Aprile domanda all’autore: «Che rapporto hai con il ciclismo?»
«Mio nonno faceva il postino, quando ancora si andava in bicicletta per questo mestiere, e conservo le biciclette che mi ha regalato durante le fasi della mia crescita. E non dimenticherò mai quella volta che eravamo in vacanza con la famiglia, quando nel tempo libero ci riunivamo nella hall dell’hotel per il Tour de France, con Marco Pantani. Quando vinse provai un forte senso di orgoglio per noi che eravamo lì, l’unica famiglia italiana, in mezzo a tanti stranieri. Inoltre, e non per ultimo, la bicicletta mi ha permesso di riscoprire paesaggi mozzafiato del nostro territorio».
Interviene Salvatore Madaghiele, Presidente della Consulta per la Mobilità Sostenibile e la Sicurezza Stradale: «Ridiamo le biciclette ai più piccoli specialmente durante una fase cruciale per lo sviluppo psico-motorio. La Slovenia conta all’attivo 3 campioni, un Paese grande quanto la Lombardia, dove la bicicletta fa parte dell’educazione scolastica. Tenendo i bambini seduti dietro in macchina, con la cintura allacciata, non consentiremo mai che si sviluppino quei sensori sempre attivi mentre, invece, si va in bicicletta».
«Assessore», chiede la professoressa Aprile, «Ci sono novità per il Pums (Piano Urbano della Mobilità)?»
«Il prossimo 23 settembre ci sarà il Consiglio Comunale dei ragazzi e delle ragazze nel Parco Francesca Forleo Brayda preceduto da una Ciclopasseggiata nel Peraro, dove si terrà l’inaugurazione della ciclabile via Caniglia».
Ad intervenire è anche Ivan Solazzo, Presidente di Urban Runner, con un aneddoto: «Ricordo che un giorno, mentre passeggiavo con i miei bambini in bicicletta, su via Carlo Pisacane una signora ha suonato il clacson, mi ha sorpassato e guardandomi mi ha detto “Ma tu non puoi camminare così!”. Allora mi rendo conto che c’è bisogno seriamente di un cambiamento culturale. Bisogna riappropriarsi della lentezza».
La professoressa Aprile legge i titoli di un articolo del “Corriere della Sera”, a proposito del fautore di “Raggi verde”, l’architetto paesaggista tedesco Andrea Kipar che, a settembre, a Milano, dal 23 al 25 settembre, aderirà con una camminata a piedi al festival “Il Verde e il Blu: Buone idee per il futuro del pianeta”.
Risponde Ivan Solazzo: «È proprio ciò a cui accennavamo. Il principio della lentezza. Se sono più lento, sono più accorto nell’osservare scorci che, di solito, mi sfuggono. Il paradosso è che ce lo debba dire un architetto quando, già di suo, l’uomo nasce a piedi».
Inoltre, la prof.ssa Aprile informa dell’adesione della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta al progetto europeo “Bike2Work – smart choice for commuters”, traducibile in “Al lavoro in bicicletta, una scelta intelligente per i pendolari”.
«Roberto tu dai un bell’esempio nel tuo libro, recandoti al lavoro in bicicletta. A tuo avviso, cosa si può fare per rendere più incisivo quest’atteggiamento?»
«Come accennavamo prima, sicuramente un cambiamento culturale, a partire dai giovani. E poi vi racconto di un aneddoto accaduto proprio questa mattina. Poiché pioveva, ho preso per una volta la macchina per recarmi al lavoro. Nel posteggiarla, ho tamponato una fioriera, rompendola. Ecco che andando al lavoro in bicicletta, non mi sarebbe accaduto!»
Riprendendo la parola, l’assessore Tatarano sostiene che: «Dobbiamo impegnarci perché, non in un’ottica di demonizzazione della macchina, se pensiamo che utilizzare l’automobile possa essere più conveniente, non saremo mai portati culturalmente a lasciare la macchina a casa».
A questo punto, Roberto Pichero confida ai microfoni che avrebbe partecipato ad una gara importante se non si fosse verificato l’incidente stradale mentre era in bici ad un incrocio di Porto Cesareo.
«Avevo promesso all’organizzatore della gara che avrei partecipato. Purtroppo mi sono dovuto fermare a causa dell’incidente. Ma in nome di quella promessa mi sono rimesso in moto con gli allenamenti. Penso che non per forza dobbiamo aspettare l’intervento di una causa esterna per risvegliare le nostre forze, peggio ancora se si tratta di un evento traumatico. Un altro vantaggio del ciclismo è che per arrivare al traguardo, bisogna allenarsi alla fatica. La bicicletta è una vera e propria palestra di vita.»
La prof.ssa Aprile fa luce su un altro aspetto impensabile del ciclismo: «Ricordando la famosa stretta di mano tra Coppi e Bartali durante il tour de France, un vero e proprio esempio di fair play, cosa possiamo aggiungere a riguardo?»
Madaghiele: «Nel ’53, durante l’undicesima tappa del giro d’Italia, la maglia rosa investe una bambina. Tutto il gruppo a sostegno della maglia rosa si ferma per soccorrere la bambina. Della stretta di mano tra Coppi e Bartali si pensava che fosse una messinscena da parte del fotografo. Per calmare un po’ gli animi di quei tempi si escogitò questo scambio di borracce. Chi correva, non correva per fare soldi. Il ciclismo è una cosa seria. Nel ’71 l’Olanda, il Belgio e la Danimarca scoprono la bici. Ma la bicicletta è italiana. Loro investono, capiscono che la crisi del petrolio stava cambiando gli scenari socio-economici. Le piste ciclabili sono segnate con il rosso e l’Olanda, il Belgio e la Danimarca sono completamente rosse.»
A conclusione del dibattito, l’intervento del Sindaco Denuzzo: «Cosa facciamo come Amministrazione Comunale? Facciamo la nostra parte. Dal 2018 aderiamo alla settimana europea della mobilità sostenibile. Ora c’è una consulta per la mobilità sostenibile, ci si interroga su questi temi. Aumentare la mobilità sostenibile è un investimento sulla salute e sulla vivibilità».