Non si è fatta attendere la reazione di Confcommercio alla decisione del Sindaco Antonello Denuzzo che oggi ha ufficializzato a mezzo social di voler chiudere via Roma al traffico in maniera totale, h24, anche dopo la fine dei lavori attualmente in corso.
“Una decisione poco razionale, di pancia e basata su una teoria, che non ha alla base una sperimentazione e una progettazione di medio respiro: una teoria secondo cui basterebbe chiudere una strada perché diventi area pedonale. E non funziona così”, argomenta il direttore provinciale e regionale di Confcommercio, Giuseppe Chiarelli, che aveva già incontrato Denuzzo con una delegazione di Commercianti.
– Direttore Chiarelli, quali erano le proposte di Confcommercio per via Roma, rivolte all’Amministrazione Denuzzo?
“Sono stato chiamato dal Sindaco nel primo pomeriggio e mi ha comunicato il rigetto della proposta che Confcommercio aveva avanzato sul tema di via Roma nelle settimane scorse. Proponevamo un percorso graduale verso la pedonalizzazione, certo non totale e h24.
In attesa della conclusione dei lavori, per alleviare le difficoltà dei negozianti, sarebbe stato utile prevedere un’apertura al traffico limitata nel tratto già concluso, con un senso unico di marcia dalla piazza verso la porta e soste di 30 minuti al massimo.
Poi la chiusura dopo le 19 o le 20, un servizio navetta dai parcheggi più lontani. E soprattutto animazioni ed eventi, per far sì che via Roma diventasse un luogo aggregativo e sociale, modificando a poco a poco le abitudini dei cittadini rispetto al modo in cui hanno sempre fruito quella via.
Invece si sta facendo il contrario, modificando soltanto l’infrastruttura fisica della città si pensa di modificare le abitudini dei francavillesi”.
– Ci spieghi meglio, dottor Chiarelli, perché pensa che questa decisione di pedonalizzare sia “poco razionale”?
“La gradualità permette la sperimentazione. La decisione dell’Amministrazione Denuzzo parte invece da una convinzione del tutto teorica secondo cui basta rifare il basolato di una strada per renderla zona di passeggio e di socialità. Cosa che non è affatto così.
In altri termini non si pensa a una riqualificazione sociale di via Roma, a modificarne l’uso nelle abitudini dei cittadini rispetto al passato. Si pensa che il rifacimento della strada, dell’arredo urbano, porti automaticamente a una modifica della percezione di via Roma”.
– Nella sua esperienza di direttore regionale di Confcommercio, può dirmi se anche altrove è accaduto qualcosa di simile? E i casi di successo, invece?
“Potrei portare diversi casi di insuccesso simili. Ma senza andare lontano basta guardare cosa è accaduto ai corsi chiusi al traffico a Brindisi, il capoluogo, non una città della provincia: aver chiuso al traffico senza gradualità e contromisure ha portato soltanto a un depauperamento del territorio. Nessun vantaggio per le attività, né per la città. Se non avere del basolato libero in più.
Come questo caso di Brindisi ce ne sono tanti. Ed esistono anche casi positivi di azioni di pedonalizzazione che invece hanno seguito un percorso di riqualificazione per gradi e di sperimentazione: in quelle circostanze le strade chiuse sono tornate davvero nel possesso dei cittadini.
E potremmo anche discutere del progetto di riqualificazione che è in corso: non è certo finalizzato alla pedonalizzazione, ma semplicemente un miglioramento della qualità urbana dal solo punto di vista fisico, dell’infrastruttura. Non esiste un vero progetto di rifunzionalizzazione in vista di una zona pedonale. La pedonalizzazione va a termine di questo percorso. E finché non ci sarà davvero questo processo, le attività di via Roma come potranno andare avanti?
Così, alla fine della giostra, si sarà semplicemente sottratto quella porzione di territorio ai cittadini. Avremo il classico salotto buono di casa, chiuso e ancora incellofanato, che apriremo solo per alcune ore del fine settimana e per qualche altra occasione”.
– La vostra posizione è dunque chiara: no alla chiusura totale, ma gradualità e ZTL.
“Le nostre sono proposte di buonsenso. Siamo contrari alla decisione di una chiusura totale di via Roma senza un percorso graduale e una sperimentazione. Una gradualità che serve a far rifunzionalizzare la zona, cioè far diventare la riqualificazione utile a un uso diverso di via Roma da parte dei cittadini. Peraltro, le risorse usate per i lavori sono arrivate anche grazie alla condivisione progettuale del Distretto Urbano del Commercio: ma la condivisione era sulla riqualificazione, non sulla pedonalizzazione.
Ho chiesto comunque al Sindaco Denuzzo di attivare le nostre proposte e un processo di rifunzionalizzazione a favore dei cittadini fin da subito, prima della conclusione dei lavori. E invece oggi assistiamo al ribaltamento del percorso: si usano i lavori pubblici per introdurre e imporre la pedonalizzazione.
E non ritengo che questo sia poi un problema dei soli commercianti di via Roma: è un problema che riguarda l’intera città e l’uso che i cittadini faranno della città”.
– Alcuni negozi stanno chiudendo e trasferendo, abbandonano via Roma e non sappiamo quante resteranno dopo questa decisione. Come immaginate il futuro di questa via?
“Ci sarà certamente un cambio dell’offerta commerciale su via Roma. Lo stesso fenomeno si avverte su via Sparano a Bari. E via Roma non è certo via Sparano, quindi questo processo sarà molto più veloce.
Il rischio è anche che le attuali attività siano sostituite da altri bar e attività di somministrazione, di cui la zona è già abbondantemente dotata in piazza Umberto I. Non credo si possa riempire la zona di bar o attività aperte per la maggior parte solo in ore serali. La mattina, tutte le mattine, chi è che va a passeggio, fra i ragazzi che sono a scuola e la gente che lavora? A che serve tenere chiusa una via in questo modo?”
– Pedonalizzazione o meno, i negozianti chiedono che intanto finiscano i lavori.
“I lavori dovevano terminare già da mesi. Ci sono stati ritardi. Nessuno ci assicura che i lavori termineranno entro dicembre. Perché qui si incrociano due temi: quando la strada sarà pedonalizzata e quando sarà libera dai lavori, per essere pienamente fruibile anche dai pedoni.
Cosa intende fare l’Amministrazione per sostenere le attività commerciali che insistono su via Roma? Da subito, non quando verrà pedonalizzata. O basta aver deciso la chiusura e poi chi si è visto, si è visto?”
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