Da “ipotesi più ragionevole” a pericolo da scongiurare: arriva il dietrofront di Denuzzo che, con un atto di indirizzo di Giunta sollecitato con urgenza dalla sua stessa maggioranza, il 20 novembre scorso ha chiesto alla Provincia di Brindisi di stralciare la proposta di accorpamento inviata dallo stesso primo cittadino e di rettificare il decreto che il 10 novembre adottava il piano provinciale di dimensionamento scolastico e che tuttora prevede la conseguente perdita dell’autonomia del liceo scientifico “Ribezzo” di Francavilla Fontana.
Un caso surreale di mancata comunicazione con gli enti del territorio e di pressappochismo politico, stando alla ricostruzione presente nello stesso atto di indirizzo. La proposta che il Sindaco Denuzzo ha difeso come “la più ragionevole” ai microfoni di un’emittente locale, indicava infatti alla Provincia l’accorpamento degli istituti superiori in un Polo tecnico e un Polo liceale, quest’ultimo con l’aggregazione di liceo Classico “Lilla” e scientifico di Francavilla e Oria, con dirigenza spettante al Classico. Questo in second’ordine rispetto al mantenimento delle autonomie degli istituti francavillesi.
Proposta la cui genesi non è ancora perfettamente chiara ed è anche oggetto di una interrogazione della consigliera del PD Anna Maria Padula, docente dello scientifico toccata sul vivo dalla vicenda. La lettera del Sindaco alla Provincia sarebbe stata inviata senza un precedente confronto con il “Ribezzo” e di certo ha generato le pressanti proteste di studenti, docenti e dirigenza del liceo scientifico francavillese che, con i suoi 1091 iscritti (ben oltre il numero minimo richiesto dal “Riordino regionale”), ha espresso fermamente la volontà di mantenere l’autonomia scolastica.
Tutto sarebbe nato dalla mancata partecipazione del Sindaco Denuzzo alle riunioni convocate dalla Provincia di Brindisi per ascoltare i pareri delle istituzioni scolastiche e dei Sindaci brindisini in merito al dimensionamento previsto dal piano regionale sulla base delle esigenze dei singoli territori. Dimensionamento che, stando appunto al piano regionale, non avrebbe dovuto interessare il Comune di Francavilla Fontana: per questo, si legge nell’atto di indirizzo, la riunione è stata disertata dal primo cittadino francavillese o da suoi eventuali delegati.
Invece l’ultima di quelle riunioni, il 23 ottobre scorso, ha messo ai voti il Piano provinciale di dimensionamento ridefinito sulla base delle esigenze espresse dagli altri Sindaci presenti agli incontri, che hanno ovviamente tutelato gli interessi delle proprie comunità di riferimento: è stato così modificato il piano regionale, inserendo anche Francavilla fra le città che, stando all’attuale decreto provinciale, perderanno un’autonomia scolastica nonostante il piano regionale dicesse il contrario.
Nel gioco degli abbinamenti fra istituti scolastici per raggiungere e superare la quota degli iscritti utile all’accorpamento o all’autonomia, l’ipotesi partorita nel piano provinciale prevedeva l’unione tra l’IISS Vincenzo Lilla e l’ITE Giovanni Calò, subito rigettata dagli istituti tirati in ballo.
Denuzzo ha quindi scritto alla Provincia proponendo almeno la soluzione del Polo Tecnico e Polo Scientifico: subito accontentato, il 10 novembre la Provincia ha accolto con decreto la richiesta del Comune. Il decreto al momento conferma il piano provinciale approvato dagli altri Sindaci e prevede la perdita dell’autonomia del “Ribezzo” con l’accorpamento al Classico “Lilla” e allo scientifico di Oria.
Subito è montata la protesta negli ambienti del Partito Democratico, già in tensione con il Sindaco Denuzzo dopo la vicenda della delega all’Ambito sociale, prima promessa al PD e poi negata. Questa volta il Sindaco è stato costretto a rivedere le sue posizioni e a riunire la Giunta per deliberare, con voto palese e unanime, un atto che sconfessa la sua ipotesi di accorpamento e chiede la rettifica del decreto provinciale con “l’esclusione di Francavilla Fontana dal piano di dimensionamento scolastico così come previsto dalle Linee regionali”.
E se non bastasse, “nel caso in cui l’accorpamento delle scuole del secondo ciclo sia assolutamente inevitabile”, la Giunta Denuzzo chiede alla Provincia di “salvaguardare la conservazione delle due Dirigenze scolastiche attuali e delle relative autonomie per l’ITST ‘Fermi’ e il Liceo Statale ‘Ribezzo’.
Intanto il Decreto è ancora valido: la parola passa alla Provincia e non è escluso che il presidente Matarrelli vorrà riunire nuovamente i Sindaci brindisini per un’ulteriore confronto e che questa volta il Comune di Francavilla partecipi e difenda le sue posizioni. Si potrà modificare quanto già stabilito con un voto precedente dai Sindaci dei Comuni limitrofi? Resta che c’erano già tutte le condizioni per evitare che Francavilla vivesse anche questa vicenda.