A cura della psicologa Alice Dirella – In questo ultimi due anni complice il lockdown, i sistemi emotivi dell’ansia e della paura degli adolescenti sono stati ipersensibilizzati dallo stato d’allarme legato alla pandemia ed ora, purtroppo, legato anche alla guerra. Queste condizioni insieme alle caratteristiche tipiche dell’adolescenza contribuiscono ad esasperare i conflitti intergenerazionali.
La conseguenza più eclatante è la contestazione dell’autorità genitoriale. Il conflitto in sé non è dannoso, è la modalità in cui esso si declina che può assumere dei connotati spiacevoli e determinare degli effetti distruttivi.
Haim Omer e Uri Weinblatt (2008) hanno proposto una guida fondata sui principi della Resistenza non-violenta per genitori di adolescenti che presentano dei comportamenti violenti e autodistruttivi. Se il genitore proverà ad imporre la propria autorità con la forza, il figlio a sua volta risponderà in maniera ancora più aggressiva.
Se i genitori accetteranno di soddisfare le richieste del figlio, questi li percepirà deboli ed incapaci di gestire le sue esplosioni imparando ad ottenere tutto ciò che desidera attraverso minacce e violenza.
Cosa fare?
Alcuni principi della Resistenza Non-violenta possono essere d’aiuto.
1. Porre un divieto chiaro e netto evitando di provocare, di discutere, di far prediche e di minacciare.
2. Prendere tempo e preparare la propria risposta invece di dare una risposta immediata ad ogni richiesta, rivendicazione o lamentela.
3. Comunicare con fermezza al figlio che si è intenzionati a cercare una soluzione con un atteggiamento propositivo e non accusatorio e che non si è più disposti a tollerare atti distruttivi e violenti.
4. Dichiarazioni verbali o scritte che esprimono la stima e il rispetto verso il proprio figlio, o piccole sorprese concrete come il riparare un oggetto rotto che gli appartiene o che ama usare e che ha rotto per rabbia può rappresentare la volontà di riparare il legame.
In sintesi
La resistenza non-violenta restituisce potere ai genitori e richiede impegno, assunzione di responsabilità e presenza costante nel mantenere vivo un processo i cui effetti sono visibili nella costruzione di una relazione nuova per genitori e figli al cui interno il ragazzo può trovare nuovi confini per scoprire un nuovo sé in una nuova autonomia.
Alice Dirella, psicologa del Tangram Studio di Psicologia – Francavilla
Bibliografia
Weinblatt, U., & Omer. H. (2005). Non-violent Resistence: A treatment for parents of children with acute behavior parents. Journal of Marital and Family Therapy
Heim Omer è professore di Psicologia dell’Università di Tel Aviv Weinblatt è responsabile dell’Unità di Formazione di Genitori del Schneider’s Children Hospital New York.
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