I Pronto Soccorso della provincia di Brindisi sono costantemente in affanno e, negli ultimi periodi, anche a causa della pandemia, la situazione sarebbe peggiorata al punto che negli scorsi giorni alcune sigle sindacali ne hanno denunciato le criticità, lanciando lo stato di agitazione.
Risponde l’Asl di Brindisi con un comunicato in cui si spiega che “per garantire la continuità assistenziale i pronto soccorso degli ospedali di Brindisi, Francavilla Fontana e Ostuni saranno supportati da medici provenienti da altre unità operative. La direzione generale della Asl ha già inviato ai direttori del Dipartimento medico e di quello chirurgico e ai vertici di ospedali e pronto soccorso una nota per organizzare le attività”.
Uno dei problemi principali sarebbe che “finora gli avvisi per il reclutamento di personale da impiegare nel pronto soccorso non hanno prodotto risultati di rilievo”, come evidenzia il direttore sanitario Vito Campanile. “Ma – prosegue Campanile – continueremo con le procedure e con altre soluzioni, come il supporto di medici di altri reparti e anche con il ricorso alle prestazioni aggiuntive, nel rispetto delle previsioni contrattuali. In due occasioni, ad agosto 2021 e a marzo 2022, la Regione Puglia ha autorizzato le Asl ad attingere a personale di altre unità operative per sopperire alla carenza di medici nei pronto soccorso. Nei primi giorni di maggio avevamo inviato una prima nota per prepararci a gestire questa situazione. Siamo consapevoli dell’impegno richiesto ai nostri professionisti e del disagio, sperando di limitarlo al massimo”.
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