I negozianti di via Roma prendono carta e penna e inviano una lettera aperta a tutti i concittadini francavillesi: vogliono far sentire la loro voce e raccontare la loro versione su come si è arrivati all’annuncio della pedonalizzazione totale di via Roma.
Denunciano le ambiguità del comportamento del Sindaco Antonello Denuzzo e della sua Amministrazione, come pure la profonda delusione per i modi in cui Denuzzo ha comunicato la chiusura con un post sui social: “Ci sentiamo presi in giro, ignorati e calpestati nella nostra dignità di cittadini e di lavoratori”, scrivono amareggiati.
“Meritavamo molto di più di un sibillino post su Facebook e Instagram. Avremmo potuto e dovuto trovare soluzioni che bilanciassero tutti i legittimi interessi in causa. Avrebbero dovuto guardarci negli occhi. Ma tant’è“.
“Vincono Denuzzo e company. Perdono i commercianti”, concludono i negozianti, che denunciano un uso propagandistico della chiusura di via Roma, come “il trofeo da portare sul palco durante la prossima propaganda” elettorale.
Intanto “ben cinque attività sono in procinto di abbandonare via Roma”.
Di seguito la lettera integrale inviata dai commercianti e rivolta ai cittadini francavillesi.
Il futuro di via Roma fra luci ed ombre
L’analisi dei diretti interessati alla decisione di pedonalizzazione, i commercianti fanno luce sull’ambiguo comportamento del Sindaco e della Giunta.
Sul presente e sul futuro di Via Roma sono state spese migliaia di parole (ed anche di euro!), ma oggi noi esercenti, titolari delle attività commerciali dislocate su tale strada, avvertiamo il bisogno di fare chiarezza, una volta per tutte, sulla vicenda “pedonalizzazione”.
In questi lunghi e travagliati mesi siamo stati additati come persone poco inclini al cambiamento, aggrappate ad una resistenza sterile ed ostile, insensibili alle politiche ambientali e ancorati ad una concezione obsoleta di commercio cittadino.
Purtuttavia, come imprenditori ma soprattutto come cittadini, aspiriamo ad una realtà cittadina più vivibile, libera dal traffico e dalla cattiva consuetudine di utilizzare in maniera smisurata le auto. Chi non ambirebbe ad un luogo di lavoro sicuro e salubre, scevro da smog ed inquinamento ambientale ed acustico?!?!
Ma soprattutto: una Città più bella e più attrattiva si tradurrebbe in un maggior potenziale anche per le nostre attività.
Orbene, quando, ancora in periodo di restrizioni per il contenimento del Covid-19, ci è giunta voce di un prossimo avvio dei lavori di rifacimento del basolato stradale, abbiamo voluto un incontro con l’amministrazione comunale per far luce su quello che sarebbe stato il nostro prossimo futuro.
In primis abbiamo chiesto – ed ottenuto – che i lavori prendessero il via all’indomani delle festività natalizie, per consentirci di riprendere fiato dalla situazione emergenziale, ma anche di programmare il nostro lavoro in funzione dell’importante cantiere che avrebbe interessato l’intera strada.
In seconda battuta abbiamo chiesto risposte su quale sarebbe stato il futuro di Via Roma, una volta ripulita dalle lingue di asfalto e restituita al suo antico splendore.
Il Sindaco Denuzzo ci ha prospettato la sua intenzione di riaprire la strada al traffico veicolare apostrofando la pedonalizzazione della strada come una scelta non prioritaria dell’esecutivo da lui guidato.
D’altronde tanti di noi, durante l’ultima corsa elettorale per le elezioni amministrative del 2018, avevano avuto il piacere di ricevere nel proprio negozio l’Avv. Denuzzo che, che proprio su Via Roma aveva inaugurato il suo comitato elettorale.
L’allora candidato Sindaco si affrettò a smentire categoricamente quanti sostenevano che nel suo programma elettorale fosse prevista la chiusura di Via Roma.
Così, nuovamente rassicurati durante l’incontro svoltosi ad inizio anno nel Castello Imperiali, abbiamo convenuto col Sig. Sindaco, il graduale ripristino del traffico veicolare nei tratti man mano liberati dal cantiere.
Orbene, con tutte queste premesse, il 6 febbraio scorso, abbiamo visto il cantiere prendere forma.
Nonostante una lunga serie di disagi che, inevitabilmente, si sono verificati, ci siamo ancorati alla resilienza attendendo pazientemente la fine dei lavori e l’avverarsi di quanto promessoci.
Purtuttavia, dall’avvio di quel cantiere ad oggi, i lavori hanno registrato notevoli ritardi, sconfinando ampiamente quel termine di 150 giorni indicatoci dal Sindaco e dalla ditta appaltatrice.
Dopo sette mesi, ancora non è dato sapere il termine ultimo dei lavori.
Ed in questo interminabile tempo, abbiamo assistito ad un costante incalzare di voci sulla volontà, da parte di taluni esponenti dell’Amministrazione Comunale, di chiudere definitivamente Via Roma al transito veicolare.
Nel mese di luglio, il clima è letteralmente diventato rovente, alimentato, da un lato, dall’esasperazione di tanti di noi che continuavano a registrare incassi in forte perdita e, dall’altro, dal silenzio di chi avrebbe dovuto rispondere ai tanti nostri appelli.
Nel tentativo di intavolare un dialogo ancor più costruttivo e propositivo, abbiamo chiesto all’associazione di categoria Confcommercio, nella persona del Presidente Dott. Giuseppe Chiarelli di affiancarci e rappresentarci negli incontri istituzionali, aprendo la strada a soluzioni che potessero mitigare i danni economici alle nostre attività e che in maniera attiva mettessero nero su bianco proposte valide, credibili e condivisibili sul futuro della strada.
In estrema sintesi, abbiamo ipotizzato una riqualificazione di Via Roma come una ZTL oraria che consentisse alle attività commerciali che, (anche) dal transito dei veicoli traggono il loro profitto, di poter lavorare a pieno regime negli orari diurni e riconvertire la strada in zona pedonale negli orari serali e nei giorni festivi e prefestivi.
Ci è parsa una soluzione persino scontata per la sua capacità di “accontentare tutti”.
Le proposte sono state estremamente dettagliate e articolate in un documento protocollato all’attenzione dei governanti tutti.
Eppure, lo scorso 2 settembre, il Sindaco Antonello Denuzzo ha affidato ai social network l’annuncio della decisione di pedonalizzare in maniera definitiva Via Roma (?), spazzando via incontri, documenti, rassicurazioni e promesse.
Senza troppi giri di parole, ci siamo sentiti presi in giro, ignorati e calpestati nella nostra dignità di cittadini e di lavoratori.
Meritavamo molto di più di un sibillino post su Facebook e Instagram.
Avremmo potuto e dovuto trovare soluzioni che bilanciassero tutti i legittimi interessi in causa.
Avrebbero dovuto guardarci negli occhi.
Ma tant’è.
Via Roma non è dei commercianti, è vero.
Via Roma è dei francavillesi tutti.
E forse qualcuno avrebbe dovuto chiedersi quale sarebbe stata la scelta più giusta per TUTTI, per l’intera collettività, senza lasciare indietro nessuno.
Si è preferito trincerarsi dietro una scelta politica che somiglia più ad una mossa del gioco delle figurine.
Vincono Denuzzo e company, la figurina è il trofeo da portare sul palco durante la prossima propaganda.
Perdono i commercianti.
“Peggio per loro!”
“Devono assumersi il rischio d’impresa”
“Che vadano via, chiudano o cambino lavoro”
Sono solo alcuni dei tanti commenti.
Spazio al nuovo, ad una città futura, ma non per tutti, sicuramente non per i commercianti che hanno dato lustro al Paese, quelli sono “passati”.
E per finire:
“se non vi sta bene, l’anno prossimo votate chi vi riapre Via Roma!”
Che sarà mai un’ordinanza comunale, se nel mentre restano sul campo morti e feriti?!?
Metti le basole, togli le basole.
Colloca un nuovo arredo urbano, (ri)colloca l’arredo urbano.
(E)metti un’ordinanza, (ri)metti una nuova ordinanza.
E mentre il dibattito continua sui social a suon di commenti e like, e la propaganda elettorale imperversa in un metaverso lontano affollato dai leoni da tastiera, qui, nella vita reale, ben cinque attività sono in procinto di abbandonare via Roma.
Ma qualcuno sa se e quando questi lavori finiranno?
E qualcun altro si sarà preoccupato di venire a controllare se e come sono stati eseguiti?
E dopo aver finito di fare e rifare il “salotto” di Francavilla, qualcuno si degnerà anche di regalargli un solo bagno pubblico?
Una leggenda narra che ci siano parti di malta appena posate sul tratto centrale di Via Roma già saltate via, che la strada si allaghi in più punti alla prima pioggerella poiché priva di griglie per il deflusso delle acque, che sia piena di escrementi umani e deiezioni animali, che non ci sia attività di ordine pubblico, che ragazzini giochino a pallone nelle ore di passeggio, che monopattini e bici sfreccino sui marciapiedi investendo poveri avventori, che le strade limitrofe siano attanagliate da traffico e smog […]
Benvenuti nel futuro.