Durante l’ultima puntata di “Francamente” su Radio Antenna Sud, venerdì 4 novembre, Luigi Vitali, Antonio Andrisano (capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale) e Michele Iaia (coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia) non se le sono mandate a dire.
“A Francavilla trovo un centrodestra boccheggiante, senza anima” ha bollato Vitali che, per risollevare le sorti, ha proposto un progetto trasversale, sul modello di quello impostato da Michele Emiliano alla guida della Regione Puglia.
L’appello è, pertanto, rivolto al Consigliere regionale Maurizio Bruno: “Il PD è Maurizio Bruno ed è a lui che mi rivolgo. Bruno deve buttare il cuore oltre l’ostacolo, deve mettersi attorno a un tavolo con quattro o cinque persone che hanno avuto trascorsi significativi e che vogliano dare un contributo per costruire un progetto trasversale, senza sigle di partiti, con una candidatura nuova ed efficace”.
La proposta ha incontrato i pareri contrari degli altri due ospiti: “Ritengo che il centrodestra abbia nel suo interno figure capaci e di provata esperienza”, ha risposto Andrisano.
Di pareri simili Iaia, per il quale “il centrodestra locale parte dalle forze nazionali Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega, allargate a movimenti civici che si riconoscono in questa area”.
Essendo stato chiamato in causa, anche Maurizio Bruno, attraverso un post su Facebook ha risposto all’appello di Vitali: “il Partito Democratico di Francavilla non è solo Maurizio Bruno, ma una grande comunità di donne e di uomini da sempre impegnati per il bene della città. Ed è con questa comunità, con questa classe dirigente che ha già dimostrato di saper bene amministrare Francavilla, che si deve confrontare chiunque intenda costruire un progetto di governo credibile e moderno”.
Rispetto alle voci e alle domande sul candidato sindaco, Bruno, ancora una volta precisa che “se fossi individuato io come candidato sindaco mai rinuncerei, per storia, per coerenza e per sentimento, al simbolo del Partito Democratico.
Se, in altra ipotesi, dovesse palesarsi un progetto civico guidato da una personalità nuova ed autorevole, allora il Partito democratico sarà naturalmente chiamato a fare le proprie valutazioni. Personalmente ritengo che il bene della città debba sempre prevalere e dunque a fronte di una proposta civica di qualità, si potrebbe aderire con le formule più utili alla competizione elettorale”.