“Francavilla ha perso 550mila euro perché l’amministrazione ha inviato la documentazione con 39 minuti di ritardo”. Questa l’accusa del Consigliere Maurizio Bruno che su Facebook va giù pesante: “è l’ennesimo incredibile risultato di quella che doveva essere l’amministrazione dei ‘migliori’, dei professori preparati e competenti, ma che a quanto pare non riescono nemmeno a inviare per tempo la partecipazione a un bando”.
Il bando in questione è “Smart Go City seconda edizione”, indetto dalla Regione Puglia per permettere ai comuni di rinnovare il proprio parco mezzi.
“E invece niente – conclude Bruno – il progetto della nostra amministrazione sono riusciti a farlo arrivare in ritardo. Risultato: ennesima opportunità persa. Persa in un modo davvero indegno di una città come Francavilla Fontana”.
Nei commenti la replica immediata del Presidente del Consiglio comunale Domenico Attanasi che invita Bruno a non speculare: “Ciao Maurizio. Come saprai, avendo ricoperto la carica di Sindaco per un po’ di tempo, non è certamente la parte politica a protocollare domande, inviare pec, spedire raccomandate, incollare francobolli, ecc. La parte politica imprime l’indirizzo, poi c’è un apparato burocratico che provvede o dovrebbe provvedere. […] In ogni caso abbiamo già disposto ogni opportuna verifica e ti faremo sapere”.
Arriva poco dopo anche la risposta dell’Assessore alla Mobilità Sostenibile Sergio Tatarano che intanto ammette l’errore: “Premetto che stiamo facendo tutte le verifiche interne per capire il motivo di un simile errore visto che per parte nostra avevamo fatto tutto il necessario”.
“Ciò che Bruno non dice – scrive Tatarano – è che quelle risorse a cui avremmo avuto diritto non stavano piovendo dal cielo, ma erano state guadagnate da questa amministrazione grazie alla approvazione di quegli acronimi finora sconosciuti e detti Pums e Pumc. Il bando Smart Go City seconda edizione pubblicato dalla Regione fa seguito a quello di qualche anno fa a cui Francavilla Fontana non poté neanche partecipare perché non aveva i requisiti minimi mancando qualunque strumento di pianificazione, persino il piano del traffico. Ricordi, Bruno, quel piano del traffico per cui il ministero stava per commissariarti?”