Nella serata del 13 novembre alcune centinaia di persone si sono riunite in occasione della manifestazione “Francavilla alza la testa”, convocata da Libera, Radici 021 e Unione degli Studenti, alla quale hanno aderito anche le diverse rappresentanze istituzionali e politiche.
Significativa la partecipazione anche della famiglia di Paolo Stasi, il 19 enne francavillese ucciso nel tardo pomeriggio del 9 novembre.
La nutrita partecipazione è motivo di soddisfazione delle sigle che hanno convocato la manifestazione che, in un comunicato, riferiscono: “Riteniamo sbagliato continuare a criminalizzare un’intera generazione, che piuttosto subisce scelte politiche sbagliate e senza visione.
Continuiamo a ricevere critiche e attacchi sul tema ‘movida’ proprio da quei politici che hanno fatto sì che a Francavilla non rimanesse altro che quello.
La dispersione è un problema che deve essere affrontato subito, sì con i controlli con le giuste precauzioni e con il rispetto, ma restringere i perimetri, mettere alle strette non è secondo noi l’unica soluzione.
Crediamo che per combattere alla base questo sistema servano alternative valide.
Abbiamo bisogno di ambienti nei quali i ragazzi possano colmare i propri vuoti, possano sentirsi a casa, posti sicuri nei quali essere ascoltati”.
Leggi anche: