Pubblichiamo integralmente la nota inviata da Michele Iaia, coordinatore Fratelli d’Italia Francavilla Fontana e consigliere comunale.
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Oggi è l’ultimo giorno di scuola.
Le amministrazioni comunali Denuzzo e Denuzzo bis hanno dato una impronta surreale all’avvio ed alla conclusione dell’anno scolastico negli istituti comprensivi della città.
A distanza di un mese dall’inizio dell’anno scolastico, il Sindaco Antonello Denuzzo ha annunciato, ovviamente su Facebook, che il Comune, contrariamente alle precedenti rassicurazioni, non avrebbe fornito i consueti diari scolastici ai tremila scolari dei tre istituti comprensivi.
Il primo cittadino avrebbe invece erogato una somma di denaro pari a quella utile ad acquistare la fornitura. La somma fornita dal Comune di Francavilla prevedeva, a detta del Sindaco, un unico vincolo morale da parte delle scuole beneficiarie, ossia quello di provvedere “all’acquisto di materiale di cui i bambini possano disporre direttamente, per esempio palloni per le palestre o strumenti musicali o libri per le biblioteche scelti dagli stessi piccoli lettori”.
Sono certo che ad oggi il Sindaco abbia assunto tutte le informazioni sulla corrispondenza della elargizione al vincolo morale.
Alla conclusione dell’anno scolastico sarebbe opportuno, oltre che bello, che l’amministrazione comunale rendesse noto alla città di cosa hanno beneficiato – indistintamente – i piccoli studenti dei comprensivi e con quali effetti educativi in termini di programmi e di crescita.
Ed ancora.
Proprio nell’ultimo scorcio della stagione di scuola, il Sindaco – accompagnato da ben quattro assessori (si nota come viene marcato stretto; ad ogni cerimonia si sposta almeno mezza giunta) – ha fatto visita nelle scuole dei comprensivi francavillesi per inaugurare gli erogatori d’acqua installati.
In un pensiero affidato a Facebook il primo cittadino ha fatto sapere che, nell’occasione, ad ogni bambino è stata regalata una borraccia, “confidando di piantare un seme nelle vite di questi bambini”.
Non so quale seme si confidi di piantare, posto che le borracce sono state consegnate solo ad alcuni dei piccoli studenti, ai quali non è sfuggita la cosa.
Ci sono figli di un dio minore? I bambini penseranno che il “mondo dei grandi” è così?
Alle osservazioni dei genitori di alcuni giorni fa è seguita la replica dell’amministrazione comunale, secondo cui avrebbero provveduto a consegnare le borracce agli studenti rimasti senza.
In realtà l’anno scolastico si è concluso e non ci sono neanche più borracce.
Del resto anche gli erogatori d’acqua sono fruibili solo dai ragazzi delle classi poste sullo stesso piano ove sono collocati i distributori.
“A ognuno abbiamo regalato una borraccia”. Non è andata così. Si tratta invero di un’espressione che può veicolare qualcosa di pericoloso e preoccupante. Ognuno non è tutti?
La furia e la faciloneria con le quali si è voluto mettere in piedi l’inaugurazione non solo hanno impedito di preventivare al meglio l’iniziativa – proveniente da soggetti privati – ma ha trasferito un messaggio brutto, basato su sperequazioni che non hanno giustificazioni fondate.
Quanto posto in essere dall’amministrazione comunale all’avvio ed alla conclusione dell’anno scolastico è esattamente la cartina di tornasole di un concetto di gestione che passa sopra i princìpi ed i valori che vanno invece trasmessi alle future generazioni.
Michele Iaia
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