Si chiude il primo giro di comizi dei tre candidati sindaci di Francavilla Fontana: a due settimane dal voto delle elezioni amministrative del 14 e 15 maggio, nel weekend sul palco allestito in piazza Dante si sono sfidati tutti i protagonisti di questa campagna elettorale dai toni grigi e col fiato corto. Il rito è il solito, da generazioni: la performance strapaesana del comizio (Marina Abramović ci perdoni) ha le sue regole e il suo copione con figuranti e figurine, maestri concertatori, poliziotti buoni e poliziotti cattivi.
Sarebbe assai inutile indugiare su quanto si è detto sul palco. Ogni francavillese ha a disposizione almeno un paio di strumenti per farsi un’opinione informata: la propria intelligenza e lo strumento di ricerca dei contenuti sui social e degli articoli di oggi e di ieri, su Paesituoi.News e sulle altre testate locali.
Né questa volta daremo i numeri, almeno in termini di voti: riportiamo invece qualche impressione, giusto a beneficio di chi ci segue, di chi non c’era e di chi non ha la minima intenzione di rivedere i comizi salvati sulla nostra pagina Facebook.
Sabato 29 aprile, ore 19:15
Il comizio della coalizione a favore di Antonello Denuzzo
ovvero “Non pensate all’elefante”
George Lakoff, linguista e luminare delle scienze cognitive a Berkeley, ricorda che se qualcuno ci dice di non pensare a un elefante, noi penseremo inevitabilmente a un elefante. Il Presidente statunitense Richard Nixon lo capì a proprie spese. Durante lo scandalo Watergate, mentre riceveva pressioni affinché si dimettesse, Richard Nixon si presentò in televisione e disse agli americani: «Non sono un imbroglione». Il risultato fu che tutti pensarono a lui come a un imbroglione.
Il comizio offerto dalla coalizione del Sindaco uscente è stato imbastito come una lunga difesa dell’accordo fra il PD di Bruno e i sodali di Denuzzo. Per la quasi totalità degli interventi il centro delle argomentazioni ha riguardato la smentita di quanto gli “scissionisti” della Passaro vanno dicendo nella loro campagna elettorale: che la coalizione Denuzzo + PD non sarebbe altro che un calcolo elettorale senza alcuna coerenza, che piddini e denuzziani non avrebbero nulla in comune visti gli scontri degli ultimi cinque anni, che non è vero che ci sia stata continuità amministrativa… State pensando anche voi all’elefante?
Da Zarrillo in poi, all’elefante si accompagna la farfalla: è il consigliere regionale Maurizio Bruno, intervenuto fuori dal programma annunciato, che porta sul palco alcuni suoi cavalli di battaglia, abbraccia Denuzzo, gli promette che non lo farà cadere (elefante!) e gli regge pure l’ombrello per ripararlo dalle prime gocce di pioggia della serata. Insomma, Denuzzo #staisereno.
Sabato 29 aprile, ore 20:00
Il comizio della coalizione a favore di Michele Iaia
ovvero “Scende la pioggia, ma che fa?”
Com’è bello far comizi quando si è nuovi e non si hanno responsabilità! E chi ti può dire niente? Sì, qualche punzecchiatura da parte degli avversari, ma quelli stanno a litigare fra di loro e tu puoi andare a briglia sciolta. Tra ombrelli e striscioni, quasi nascosto sul palco bagnato dalla pioggia, Michele Iaia regge da solo tre quarti di comizio e si sgola fra attacchi, proposte e proteste.
Gli astanti muniti di ombrello restano in piazza ad ascoltare, gli altri defluiscono, il comizio di Iaia scorre per la sua direzione, si rammollisce causa pioggia, ma dà la carica ai supporter che poi si spostano all’inaugurazione di un comitato elettorale più in là.
“More than this” si poteva fare? Viste le condizioni meteo, forse è il caso di accontentarsi.
Domenica 30 aprile, ore 20:00
Il comizio della coalizione a favore di Maria Passaro
ovvero “L’elefante”
E se invochi l’elefante, quello alla fine arriva. Nell’antica storia militare gli elefanti erano armi temute e venivano utilizzati nelle cariche per scompaginare i ranghi dei nemici. A guidare l’elefante, sul palco di piazza Dante per Maria Passaro, c’era il consigliere regionale Fabiano Amati, inviso a Emiliano e ai suoi, che non ha avuto remore a calpestare tutto il calpestabile, con una capacità retorica che a Francavilla non s’ascoltava dai tempi di Minervini – Vendola.
La cifra comune di tutto il comizio? L’ironia, fra paradossi e dissimulazioni, anche amare: senza entrare nel merito delle argomentazioni (ognuno avrà il proprio punto di vista), non si può negare sia stata una performance a tratti anche divertente e molto lontana da toni grigi. Prezzo del biglietto? Gratis, e come si dice a Francavilla…
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