Francavilla, dopo lo stop dell’Autorità Anticorruzione ecco il nuovo bando per le mense scolastiche

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Sottosopra, il Podcast di Paesituoi.News – Puntata 02

Sottosopra è il Podcast di Paesituoi.News: i fatti, i retroscena, il sopra e il sotto dalla città di Francavilla Fontana: questa è la seconda puntata del 27 gennaio 2023.

Il Comune di Francavilla, attraverso la Determinazione n. 423 del 27/04/2022, ha avviato la gara per la fornitura del servizio di refezione scolastica nelle scuole in cui tale servizio è operativo. L’aggiudicazione avrà valore per 5 anni scolastici, con possibilità di rinnovo per ulteriori 5 anni, e per un valore contrattuale complessivo di circa sette milioni di euro per i dieci anni totali.

Tuttavia nel 2021, attraverso la Deliberazione n. 138 del 20/05/2021, la Giunta Comunale aveva già dato avvio alla stessa procedura: quel primo bando conteneva però un errore burocratico e sostanziale e ha prodotto un conseguente stop da parte dell’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione, che ha richiesto la correzione e ripubblicazione degli atti di gara.

Per questo tipo di bandi, infatti, il Ministero dell’Ambiente (oggi Ministero della Transizione Ecologica) impone dei requisiti ambientali ed ecologici ben definiti, che servono ad indirizzare le Amministrazioni locali verso una razionalizzazione dei consumi e degli acquisti fornendo indicazioni per l’individuazione di soluzioni progettuali, prodotti o servizi migliori sotto il profilo ambientale.

Questi requisiti vengono definiti Criteri Ambientali Minimi (C.A.M.) sono stati introdotti dal D.M. n. 220 del 25 luglio 2011 e sono regolati dall’articolo 34 del D.lgs. 50/2016 (Codice degli Appalti).

Nel bando dello scorso anno il Comune di Francavilla Fontana, in quanto stazione appaltante, ha rispettato l’obbligatorietà dell’inserimento dei C.A.M. nel bando di gara, facendo riferimento al D.M. n. 220 del 25 luglio 2011, che però era stato abrogato e sostituito con i C.A.M. indicati dal D.M. 65 del 10 marzo 2020.

Questo nuovo Decreto Ministeriale aveva modificato i C.A.M. in maniera sostanziale, in particolare per ciò che riguarda il servizio di ristorazione collettiva e la fornitura di derrate alimentari.

A nulla è servito il tentativo di rettifica in corso d’opera in cui il Comune di Francavilla precisava “che essendo tale D.M. abrogato, tutti gli atti di gara devono far riferimento al D.M. 10 marzo 2020, in quanto normativa vigente”.

Tant’è che una delle due società partecipanti al bando ha presentato ricorso all’ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione) che, con Delibera n. 786 del 01/12/2021, ha ritenuto l’operato del Comune, stazione appaltante, non “conforme alla normativa di settore, in quanto l’applicazione dei nuovi C.A.M. previsti dal D.M. n. 65 del 10 marzo 2020 richiede lo svolgimento di una istruttoria da parte della stazione appaltante, con conseguente ripubblicazione degli atti di gara, e non la sola pubblicazione di un avviso di rettifica volto a correggere il richiamo ad un decreto ministeriale abrogato”.

Dunque l’errore è stato burocratico e sostanziale. Vediamo, infatti, cosa stabiliscono i nuovi Criteri Ambientali Minimi per quanto riguarda il servizio di refezione scolastica.

I pasti devono essere composti da una o più porzioni tra frutta, contorno, primo e/o secondo piatto costituiti interamente da alimenti biologici (o altrimenti qualificati, ad esempio a marchio DOP) o, se previsti, da piatti unici costituiti da uno o più degli ingredienti principali biologici (o altrimenti qualificati) in modo tale che sia garantita su base trimestrale la somministrazione di alimenti con i seguenti requisiti:

Frutta, ortaggi, legumi, cereali: biologici per almeno il 50% in peso. Almeno un’ulteriore somministrazione di frutta deve essere resa, se non con frutta biologica, con frutta certificata nell’ambito del sistema di qualità nazionale di produzione integrata o equivalenti;

Frutta esotica: biologica oppure proveniente da commercio equo e solidale;

Ortofrutta: non deve essere di quinta gamma e deve essere di stagione;

Carne bovina: biologica per almeno il 50% in peso (un ulteriore 10% in peso di carne deve essere, se non biologica, certificata nell’ambito del Sistema di Qualità Nazionale Zootecnia o dei sistemi di qualità regionali riconosciuti);

Carne suina: biologica per almeno il 10% in peso;

Carne avicola: biologica per almeno il 20% in peso. Le restanti somministrazioni di carne avicola sono rese, se non con carne biologica, con carne avicola etichettata in conformità a disciplinari di etichettatura facoltativa approvati dal Ministero delle politiche agricole;

Prodotti ittici: devono essere di origine FAO 37 o FAO 27 (Mar Mediterraneo, Mar Nero e Atlandico nord-orientale N.d.r.);

Salumi e formaggi: almeno il 30% in peso deve essere biologico o, se non disponibile, a marchio di qualità DOP o IGP o «di montagna» in conformità al regolamento (UE) n. 1151/2012 e al regolamento (UE) n. 665/2014. I salumi somministrati devono essere privi di polifosfati e di glutammato monosodico (sigla E621);

Latte, yogurt e uova: biologici

Olio: per almeno il 40% in capacità l’olio extravergine di oliva deve essere biologico;

Pelati, polpa e passata di pomodoro: almeno il 33% in peso devono essere biologici;

Succhi di frutta: biologici senza zuccheri aggiunti;

Acqua: di rete o microfiltrata, se le caratteristiche dell’acqua sono conformi alle norme sulla qualità delle acque destinate al consumo umano.

Inoltre, l’aggiudicatario deve:
– fornire – al direttore dell’esecuzione del contratto – informazioni relative alla somministrazione delle referenze biologiche o altrimenti qualificate che caratterizzano i pasti somministrati;

– prevenire e gestire le eccedenze alimentari;

– prevenire la produzione dei rifiuti attraverso l’eliminazione di stoviglie mono-uso e l’utilizzo di alcuni imballaggi “a rendere”;

– fornire tovaglie e tovaglioli lavabili conformi ai CAM dei prodotti tessili o a marchio Ecolabel UE;

– garantire l’aggiornamento professionale del personale addetto al servizio.

Dal canto suo, la stazione appaltante può premiare l’impegno dell’offerente, ad esempio, a:
– fornire prodotti a chilometro zero e filiera corta;

– attuare soluzioni per diminuire gli impatti ambientali della logistica;

– fornire prodotti biologici in quantità superiori alle soglie obbligatorie.

Fonti:
Comune di Francavilla, Determinazione n. 423 del 27/04/2022
ANAC, Delibera n. 786 del 01/12/2021
Punto3.it, Acquisti verdi, nuovi CAM GPP per la ristorazione collettiva https://punto3.it/news/acquisti-verdi-nuovi-cam-gpp-per-la-ristorazione-collettiva/)


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